Santa maria la nave

Santa Maria la Nave

La collaborazione comincia nel 2017 seguendo il vigneto in Contrada Nave, a 1.100 metri di altitudine sul livello del mare e a Monte Ilice uno degli scenari più affascinati dell’Etna. I vitigni coltivati sono principalmente di grecanico dorato e una piccola percentuale di albanello, quest’ultima è stata letteralmente salvata dall’estinzione, in Contrada Nave e Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Cataratto insieme ad altri vitigni in via di identificazione nella vigna quasi centenaria di Monte Ilice. Nel 2018 è cominciato il progetto di recupero degli antichi vitigni etnei in via d’estinzione, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria, che si è concentrato prima su due varietà: madama nera e madama bianca e dal 2021 partiremo con il vitigno Terribile.